Abbandono rifiuti a Roma: i controlli si fanno dallo spazio
Roma mette sotto strettissimo controllo i cittadini, così da riconoscere i furbetti che sono causa diretta dell’inquinamento della Capitale. Saranno infatti effettuati dei controlli direttamente dallo spazio per verificare la situazione correlata all’abbandono di rifiuti.
I satelliti ottici e quelli radar diventeranno i controllori dei rifiuti di Roma, in modo da tenere sempre monitorata la situazione sulle strade romane. E al tempo stesso si vogliono individuare aree edificate con un potenziale sintomo di evasione della tassa sui rifiuti.
Il progetto sperimentale ha conquistato l’attenzione dei media, che da diversi giorni hanno lanciato questa notizia. Il progetto è firmato dalla collaborazione tra Ama Spa, e-Geos e l’Agenzia spaziale italiana. Si otterranno così delle immagini via satellite dalle quali si otterranno diverse informazioni.
Come si svolge questo controllo “spaziale” dei rifiuti
L’accordo prevede 4 mesi di collaborazione, che termineranno il 31 dicembre 2019. In questo periodo si vuole porre come scopo primario quello di utilizzare un’importante banca dati dai satelliti per tenere sotto controllo diverse aree. In particolare sono le aree sensibili ad attirare l’attenzione, poiché colpite dai fenomeni di abbandono indiscriminato dei rifiuti direttamente sul terreno pubblico.
E’ chiaro che grazie alla tecnologia si potranno così riconoscere eventuali fenomeni di evasione, che sono poi la causa di mutamenti. Questo “controllo spaziale” vuole quindi testimoniare che grazie alle tecnologie di rilevazione satellitare si lavora sulla tutela dell’ambiente.
Del resto il tempo scorre inesorabile e con lui arrivano spesso interessanti innovazioni, da sfruttare per percorrere nuove strade e formulare così nuove strategie. La lettura di questi dati precisi, con l’aiuto di tecnici specializzati permetterà di sperimentare nuovi strumenti che sono una vera avanguardia per la mappatura del territorio.
Tutelare Roma è il primo passo
Chiaramente questo è solo il primo passo di una lunga serie di tentativi che vogliono investire sullo sviluppo sostenibile e il controllo delle città italiane. Osservare il nostro Paese dallo spazio permette l’estrazione di dettagli per mezzo di algoritmi avanzati di big data analytics.
La parola d’ordine che si trova dietro questa iniziativa è quindi una sola: tutelare il nostro territorio, la superficie in cui viviamo, partendo proprio da questa “tappa zero” che è rappresentata da Roma. La Capitale, negli ultimi mesi è diventata il simbolo negativo della cattiva gestione di rifiuti e strade degradate.
E chissà che ora non diventi l’esempio principale di come migliorare le città con le piattaforme applicative. Il tutto nel rispetto delle nuove e funzionali smart city.